Perché il genere survival funziona così bene?
Ormai sono decine di anni a cui siamo stati abituati, sia per i fumetti che per i romanzi, oltre che per il cinema, al genere post apocalittico o, in ogni caso, incentrato sul concetto di “muori o sopravvivi!”. Ovvero, il cosiddetto “survival” nato con “Battle Royale”. Come non citare il ben scritto “Hanger Games”, della grande Suzanne Collins, oppure “The Walking Dead” per il mondo del fumetto e della fiction di Robert Kirkman. Ma non possiamo non menzionare anche lo splendido e recente “Squid Game” di Hwang Dong-hyuk. Poi esistono capolavori come “The Road“, trasposizione piuttosto fedele del romanzo “La starda” di Cormac McCarthy. Ma, volendo, si potrebbero citare altre centinaia di opere di questo genere, anche in campo videoludico, come “The Last of Us” della Naughty Dog.
Ciò che ci interessa sono due cose: perché questo genere di opere ha sempre più successo?E qual è il vero tema portante che accumuna tutte queste storie?