Amando al di là del tempo e dello spazio
Mi ritrovo con gran piacere a fare la recensione di Your Name (Kimi no na wa nella versione originale), l’ultima opera di uno dei miei autori preferiti: il grande Makoto Shinkai, che ha visto il suo ultimo lavoro considerato come miglior film d’animazione dalla Los Angeles Film Critics Association. Tra le sue produzioni precedenti troviamo opere di rara bellezza e poesia, come Oltre le nuvole, il luogo promessoci, La voce delle stelle, 5 cm per secondo, Viaggio verso Agartha, Someone’s Gaze e Il giardino delle parole. Tutte opere di animazione dove il tema più ricorrente è senz’altro quello dei legami, ma in particolare modo dell’amore impossibile o apparentemente tale, ostacolato dal tempo, dallo spazio, dagli errori e dai limiti umani o dalle difficoltà della vita. È così anche per Your Name, dove la storia si focalizza di nuovo su questa tema caro all’autore: nessuno si incontra per caso, tutti, da qualche parte, abbiamo delle persone con cui siamo inevitabilmente legati al di là delle distanze; relazioni che per la stessa volontà divina sono capaci, almeno in questo film, di trascendere il tempo e i limiti a cui siamo soggetti in questa vita.